Come sappiamo, l'integrazione di sola carnitina è da decenni consigliata per il dimagrimento (con risultati in verità alterni), ma sembra che l'acetil carnitina strong sia notevolmente più potente ed efficace. L'acetil carnitina strong viene prodotta dall'organismo a partire dagli aminoacidi lisina e metionina ed è presente soprattutto nella carne e nei prodotti caseari, per cui i vegetariani potrebbero soffrire di carenze di questa sostanza. Probabilmente però la produzione endogena e l'assunzione tramite i cibi di acetil carnitina è a livelli molto bassi, in quanto non sarebbero possibili i numerosi effetti positivi dovuti alla sua integrazione. Rispetto alla L-carnitina, l' acetil carnitina strong è maggiormente assorbibile a livello intestinale in quanto è più liposolubile e quindi passa più agevolmente dal torrente sanguigno ai punti dei tessuti dove agisce. L' acetil carnitina strong, viene eliminata in circa 12 ore, in quanto non si lega all'albumina o ad altre proteine del sangue che potrebbero ritardarne l'emivita (la durata della sostanza nel sangue).
Diverse e decisamente interessanti le peculiarità dell' acetil carnitina strong, specialmente riguardo il controllo del grasso corporeo e la stimolazione ormonale. In uno studio su cavie di sesso maschile è stato dimostrato che la somministrazione di acetil-l-carnitina tra i 4 e gli 8 mesi (le cavie raggiungono la maturità sessuale verso i 4 mesi) riduce del 7,7 % il diametro delle cellule adipose sottocutanee, rispetto all'incremento dell'8,6% delle cavie senza ACL strong. Se riportiamo il discorso all'uomo, è come se un soggetto di 24 anni rimanesse magro come quando ne aveva 12, con una riduzione dei lipidi di deposito del 16%. Arrivate a 16 mesi (circa 48 anni umani) le cavie a cui era stata somministrata l'acetil-I-carnitina, avevano ancora le dimensioni delle cellule adipose uguali a quelle di 4 mesi. Le cavie di controllo, alla stessa età, si ritrovavano gli adipociti aumentati del 16%, ed ingranditi del 17%, rispetto all'altro gruppo. Infine a 21 mesi le cavie acetil carnitina presentavano una percentuale di grasso minore del 30% rispetto al gruppo di controllo. Se questa fondamentale azione dell'acetil-I-carnitina sui meccanismi del grasso corporeo fosse confermata anche sull'uomo, saremmo di fronte ad uno dei più potenti integratori dimagranti mai esistiti. Come abbiamo accennato anche sopra, l'acetil-l-carnitina è decisamente più efficace della più famosa L-carnitina, in quanto F integrazione di acetil carnitina aumenta l'ossidazione dei grassi e di altri substrati a livello mitocondriale del 260% (540% se la dose è venti volte superiore), mentre l'assunzione di sola L-camitina non provoca nessun effetto.
Altri studi hanno dimostrato che l'acetil-l-camitina aumenta l'energia introcondriale del 25% (risultati nulli con la L-carnitina). Se ne deduce che l' acetil carnitina è un maggior utilizzatore dei grassi rispetto alla troppo pompata L-carnitina, anche se lo sport trasforma quest'ultima in acetil carnitina . Infatti la dose di L-camitina che bisognerebbe prendere per ottenere gli stessi effetti dell' acetil carnitina sarebbe molto alta, in quanto la biodisponibilità della L-carnitina è minore e non si trasforma in acetil carnitina , finché non si svolge una dura attività fisica.
L’ acetil carnitina agisce anche nel sistema nervoso, sia centrale che periferico, in occasione di ipossie, invecchiamento, alcool, resezione o schiacciamento del nervo.
La acetil-L-carnitina ha dimostrato una attività di neuroprotezione intervenendo positivamente sugli episodi che conducono alla morte della cellula:
formazione di radicali liberi; accumulo di lipidi (da distruzione di membrane) responsabili del patologico incremento del calcio intramitocondriale;
ridotta attività dei complessi respiratori mitocondriali; tra l'altro l' acetil carnitina ripristina in toto la sintesi degli enzimi del mitocondrio, che con l'età possono calare del 60%, provocando così nei muscoli un abbassamento della capacità di contrazione e la diminuzione del numero di fibre reclutate.
ridotta formazione di RNA mitocondriale da ridotta attività della DNA transcriptasi.
La L-acetilcarnitina esercita altresì una azione trofica sul sistema nervoso promuovendo il recupero postlesionale attraverso:
una migliore utilizzazione cellulare del NGF (fattore di accrescimento nervoso);
un incremento della neosintesi di fosfolipidi per la costruzione di membrane;
un incremento della produzione di energia (ATP) senza la quale i meccanismi riparativi non possono aver luogo.
Nell'animale l'azione neuroprotettrice e trofica della L-acetil carnitina si è evidenziata con il mantenimento e/o il recupero della situazione trofica (numero di neuroni) e funzionale: migliori capacità di apprendimento, memoria, locomozione in vari modelli:
invecchiamento:
ipossia ;
parkinson sperimentale;
microcefalia (arresto dello sviluppo del cranio e del cervello);
lesioni del nervo periferico sia su base traumatica che disendocrina (Diabete).
Nell'uomo studi clinici controllati anche di lunga durata sono stati condotti in varie patologie:
Sindromi involutive su base degenerativa-Sindromi involutive su base vascolare
Neuropatie acute e/o croniche su base disendocrina (Diabete).
L'ACL agisce anche a livello ormonale, in quanto stimola l'ipotalamo ( la zona del cervello che controlla le funzioni dell'ipofisi anteriore e produce ormoni che vengono immagazzinati dall'ipofisi anteriore) a produrre una maggior quantità di ormoni preposti al rilascio delle gonadotropine. Queste ultime stimolano nell'uomo il testosterone e quindi sono usate con successo nel trattamento dell'ipogonadismo ipogonadotropico idiopatico. Secondo Parnetti e altri (1990) è anche un anti-cortisolo. Ma al di là delle letteratura, l'ACL sembra veramente stimolare il testosterone, in quanto molti atleti da me intervistati riferiscono almeno un forte aumento dello stimolo sessuale e della sensazione di miglior connessione nervomuscolo, tipica di alti livelli di androgeni.
Il dosaggio quotidiano dell'acetil-l-carnitina varia tra i 500 e i 2.500 mg, assunti in piccole dosi scaglionate nella giornata (per esempio 500 mg a dose) perché il suo riassorbimento da parte dei tubuli renali sia facile alla saturazione. La somministrazione deve essere continuata almeno per 3/4 settimane, in quanto ci vuole un certo tempo prima che l'ACL esplichi tutti i suoi effetti. L'acetil-l-carnitina è una sostanza assolutamente atossica, ma in alcuni soggetti ipersensibili può causare sintomi di iperstimolazione come nervosismo, mal di testa e insonnia. Alcuni soggetti hanno riferito di accusare molto nervosismo associato a forti spasmi muscolari quotidiani, stanchezza patologica e palpitazioni del cuore. In questo caso basta diminuire le dosi per eliminare questi effetti e non assumere il prodotto di sera.
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